La trasmissione inconsapevole dei messaggi

Riprod
Fonte: http://www.brainpickings.org/index.php/2012/03/08/steal-like-an-artist-austin-kleon-book/

Oggi, 19 Marzo, proviamo a pensare da dove veniamo e come abbiamo trattenuto gli insegnamenti del passato. 

Il professor David Laibson di Harvard, esperto di economia comportamentale, ci spiega che accanto ai meccanismi classici, come i prezzi delle materie prime, l'equilibrio tra domanda e offerta, negli ultimi anni gli studiosi ne hanno individuato altri che riguardano più direttamente i singoli individui. Si tratta di fattori di tipo psicologico e sociale, come ad esempio l'altruismo e l'impulsività, oppure il desiderio di gratificazione immediata, che influiscono in modo determinante sulle scelte dei soggetti.
Tutto questo riguarda gli operatori economici (consumatori, risparmiatori, lavoratori, etc.) ma riguarda anche tutti noi, qui di seguito ciò che penso mi sia successo.

* * *

I miei genitori hanno migliorato il mondo.
Grazie al loro istinto di reciprocità si sono comportati bene con gli altri, non hanno fatto calcoli sul miglior interesse.
Magari era un piccolo mondo con le poche persone conosciute durante la loro vita. Ma il profitto reale è stato immenso per l’umanità donata a tutti, e non è solo il parere di un figlio.
La teoria economica classica dice che le persone agiscono sulla spinta di un interesse personale, ma qual è stato l’incentivo che li ha spinti a creare beneficio per l’umanità? E le loro azioni quali reazioni hanno scatenato?

E’ il self interest che li ha guidati, ma non nella ricerca del profitto bensì nel riconoscimento che, dai “poco costosi” comportamenti, scaturisce la gratitudine dell’altro… non è solo altruismo né razionalità. Questo riscontro è anche avvalorato dalla recente scoperta dei neuroni specchio. Con estrema semplificazione: mi gratifico perché quando vedo gli altri che compiono buone azioni, il mio cervello si attiva –con i neuroni specchio- come se io stessi compiendo i medesimi atti.

Ora i miei non ci sono più. Hanno vinto e non avevano dietro nessuno stratega.
Forse il relativamente piccolo bagaglio culturale non ha imbrigliato la loro sfera emozionale rendendo l'esperienza di vita superiore a quella delle pure menti razionali e calcolatorie.
Due operai con la licenza elementare hanno migliorato il mondo; questo processo dovrebbe continuare attraverso me e le mie libere scelte. Lo si può chiamare una forma di paternalismo libertario.
La trasmissione dei codici è stata sia materiale (via DNA) sia immateriale (via emozioni, idee, comportamenti) e se ha avuto successo bisogna vedere anche se la ricezione sia andata a buon fine.

Concludiamo con una domanda che vale per tutti: e se anche avessimo ricevuto questo messaggio, ciò è avvenuto con razionalità e consapevolezza? 

Twitter: massimochi

  • Simone che scrive su "purtroppo" |

    Bello il tema dell’altruismo e della trasmissione consapevole e inconsapevole.

  • Massimo |

    Angelo, per la prima parte del tuo commento possiamo dire che oggi tutto è a nostra insaputa 😉 ma é anche colpa nostra, nel non prestare la dovuta attenzione.
    Poi tu ti chiedi se c’entra la globalizzazione. La mia risposta è che questa è l’ultima forma di concorrenza che stiamo sperimentando, in tutte le nostre manifestazioni. Purtroppo.

  • Angelo |

    A mio avviso la trasmissione, e quindi la ricezione, del messaggio è congenitamente inconsapevole (e direi naturale). La vera domanda è come il messaggio viene decodificato e veicolato. Ovvero, il mondo è in costante cambiamento per cui il messaggio (valori) che vengan trasmessi da genitori a figli devono esser poi declinati ed attuati in un contesto diverso da quello che gli ha generati. Insomma, tutti possiamo (e dobbiamo) agire in modo da poter contribuire a migliorare il mondo, ma per vederne gli effetti, ci vuole la collaborazione tra le generazioni per garantire che il messaggio originale non venga distorto o, ancor peggio, possa andar perso. Anche questa, se vuoi, è l’applicazione della globalizzazione no?

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