Vogliamo curarci con il digitale?

 
Corruzione1

S’intravede una
relazione tra tutto quello che è successo negli ultimi giorni, cioè gli arresti
nei ministeri, il record
del debito pubblico, e l’approvazione dell’Agenda
Digitale
.
 

I problemi
economici dell’Italia sono in primo luogo riconducibili a corruzione ed evasione
fiscale. 
Da questi due
reati discende la nostra realtà: nel sistema sanitario creano costi crescenti,
nel sistema scolastico gli ignoranti, nel mercato del lavoro i disoccupati, nell’organizzazione
statale la raccomandazione e quindi l’inefficienza;
last but not least,
il debito pubblico sul piano interno e lo spread in Europa.

Intanto noi attacchiamo
la politica tedesca nello specifico, o i mercati in generale. È invece una
cronica malattia italiana, possiamo considerarla un’epidemia, perché ha
caratteristiche sociali: nessuno si sente personalmente responsabile; la colpa
è sempre degli altri untori. Per questo non abbiamo mai voluto sporcarci le
mani dentro il rosso della giustizia e il nero del fisco.

Adesso la novità è
il tema dell’Open Data e dell’Agenda Digitale. Essi sono ottimi strumenti,
rimane però l’attenzione sul loro impiego perché con un servizio adeguato
faciliteranno la trasparenza, e ciò non è sempre benvoluta nella nostra storia.

Descrivere i
problemi è facile, più difficile è proporre tentativi di soluzione. Eccone una.

Si deve imporre a ogni
amministrazione statale di rendere di dominio pubblico: 

PRIMA della gara

 – la composizione del collegio giudicante

Motivo: dobbiamo sapere prima se hanno i titoli per giudicare, non
attendere per fare ricorso dopo. Chi s'impegna a firmare ha tutti gli occhi
addosso, prima di compiere l’atto, e ne sarà responsabile, ex ante. Si
può chiamarla "accountability preventiva".

DOPO la gara 


– gli amministratori e gli azionisti della vincitrice.

Motivo: i dati possono rivelare le relazioni tra i giudicanti e i
vincitori degli appalti.

Un servizio di
analisi scoprirebbe perché si è deciso in un certo modo. Oggi siamo abituati a
capirlo dopo molti anni con mille contestazioni e appelli che non risanano la
situazione. Inoltre tutti i dati non devono risiedere nel perimetro
dell'ente, devono essere sempre accessibili in un posto pubblico e
centralizzato, per esempio:
www.dati.gov.it

Gli Open Data sono
utili ma non sono altro che un mucchio di risposte. Resta in capo a noi farci
le domande, partendo dalla prima: 
vogliamo davvero
scoprirle ora?

Twitter: @massimochi

 

  • cosmo |

    La tecnologia ci porta verso una maggiore trasparenza e sarà più difficile essere disonesti. Questo da solo mi sembra già un buon motivo per promuoverla.

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