Il miracolo della moltiplicazione del lavoro

Chiunque abbia letto un’introduzione all’economia si è imbattuto in Adam Smith, ritenuto il padre dell’economia moderna. Costui, nel 1776, scrisse il libro “La ricchezza delle nazioni” che, accanto alla famosa frase della mano invisibile, studiava la divisione del lavoro in una fabbrica di spilli. 
Lì osservava il fenomeno della produttività che scaturiva dalla specializzazione di ogni operaio nella propria micro-attività. 

È su questo modello che si è costruita la catena di montaggio di Ford nel primo Novecento con conseguente calo dei costi, diffusione della mobilità e benessere.

Con la Rete abbiamo fatto un altro grande balzo in avanti, perché la possibilità di comunicazione a basso costo abilita le imprese a creare nuove filiere, questa volta esterne al perimetro aziendale. Chi è capace di far lavorare gli altri sulle proprie piattaforme, attraverso servizi Internet, vedrà moltiplicarsi il successo. È il caso di Google, Apple e Amazon, che permettono ai creatori di contenuti (video, apps, testo, etc.) di lavorare “for free”.

Prima il lavoro si suddivideva all’interno, ora si moltiplica all’esterno.

Il miracolo della moltiplicazione non avviene per merito dei prodotti (pane e pesce) ma per la connessione tra i soggetti che creano e consumano informazioni sulla piattaforma messa a disposizione. L’abbondanza di dati si giustifica con il fatto che nel passato eravamo consumatori passivi: si ascoltava la radio, si vedeva la televisione e si leggevano i giornali. Oltre a tutto questo, oggi, c’è una crescente quota attiva, che partecipa di fatto alla produzione delle informazioni. Prima il modello era da uno a tutti, e il telefono era da uno a uno. Ora siamo da tutti a tutti.

Dall’abbondanza delle informazioni sta emergendo così una diversa forma di organizzazione socio-economica. C’è anche chi ha creato un lucroso business, come Amazon Mechanical Turk e oDesk, in pratica dei marketplace dove ci si scambia la domanda e l’offerta di micro-unità di lavoro. 
Senza fare colloqui d’assunzione e senza sindacati. 

Abbiamo visto la destra proteggere più l’impresa e la sinistra più il lavoratore; i conservatori volere sempre meno Stato e più mercato (solo quando lo controllano) e la sinistra invocare l’intervento statale per ogni aiuto (anche per coprire i soprusi).

In entrambi i casi le ricette sono vecchie e non più applicabili. Perché è in atto un downsizing delle grandi imprese (e della loro vita media) dovuto alla riduzione dei costi di: trasporto, comunicazione e dell’IT; tutti insieme portano un abbassamento dei costi di transazione delle imprese. Queste si affidano sempre più al mercato creato da nuove piccole e veloci imprese, invece di eseguire le attività internamente.

Transazione

Ciò che può essere separato lo sarà. E ora, paradossalmente, queste connessioni separano fisicamente i lavoratori dalle (grandi) aziende.

Twitter: @massimochi