Non c’è più la Realtà di una volta

Per gentile concessione della rivista di fantascienza Next, ripropongo per i lettori del Sole un articolo sulla realtà diminuita.

Immaginate, con un semplice tocco della mano, di cancellare dalla visuale tutti quegli orrendi cartelloni selvaggi, quella pubblicità abusiva che non fa altro che distrarvi lungo la strada.
Immaginate di eliminare ogni prodotto indesiderato o sconto promozionale, per concentrarvi sull’unico oggetto per cui siete entrati in un negozio. Oppure immaginate il sollievo di ritrovare vostro figlio che si era perso in mezzo a una folla di clienti, o di tifosi fuoriusciti da uno stadio.
Infine immaginate di rimuovere, sempre con la stessa facilità, il tetto di casa per riuscire a dormire, una volta tanto, sotto le stelle.

Ebbene, tutto ciò potrebbe essere possibile prima di quanto pensiate, grazie a una tecnologia derivata dal concetto di Realtà Aumentata, l’esperienza cioè con cui strati sovrapposti di dati (turistici, commerciali, burocratici etc.) si aggiungono a un elemento a piacere della realtà “reale”.
Nel nostro caso invece il procedimento è inverso, agisce cioè per sottrazione. Esempi di questo principio, detto appunto di Realtà Diminuita, non sono certo mancati nel recente passato: i precursori sono l’ecografo e tutti quei dispositivi (vedi per esempio i mixer audio) utilizzati per cancellare tracce sonore e filtrare il rumore. Inoltre i monitor a ultrasuoni (per le ecografie embrionali), le macchine ai raggi X o le speciali camere della Polizia capaci di rilevare il calore umano, sono tutte quante applicazioni che vanno nella stessa direzione.

Questa tecnologia, presentata in anteprima dal professor Wolfgang Broll, capo dipartimento del Virtual Worlds and Digital Games alla Technische Universität di Tuilmeneau, Germania, invece di produrre layers di dati sovrapposti alla realtà – portandoli alla nostra attenzione – li sottrae e li rende manipolabili dall’utente stesso.
In pratica si tratta di un fenomeno, a lungo desiderato sin dall’antichità, che, proprio come il mantello dell’invisibilità di Frodo nel Signore degli Anelli, oppure come il dispositivo mascherante dei Romulani in StarTrek, fa letteralmente sparire pezzi di realtà sensibile in tempo reale.

Con lo schema qui di seguito è possibile affermare che le informazioni aumentano la loro importanza nel senso:
– dell’eliminazione dal mondo fisico (nell’immagine a sinistra esse cancellano la i paletti e la catena)
– dell’aggiunta alla realtà (nell’immagine a destra si aggiungono le auto).

RealtàD
Fonte: http://www.loria.fr/~berger/lepetit/ismr2001.html

Questa possibilità è una conseguenza dell’applicazione del pensiero umano. Pensiero che riesce a modificare la realtà osservata facendola divenire virtuale. A sua volta, però, è anche il pensiero a subire una modifica cognitiva, poiché il risultato è ottenuto grazie alle tecnologie che hanno contribuito alla creazione di tale realtà.
La combinazione di Realtà Diminuita (togliere muri e ostacoli) e Realtà Aumentata (arricchimento delle informazioni su ciò che rimane di fisico da vedere) è destinata a rivoluzionare la nostra rappresentazione e cognizione della realtà; in ciò si potrebbe configurare un potenziamento delle facoltà umane, perché se non possiamo alterare la fisicità del mondo, allora possiamo tuttavia adattarci senza più neppure toccarlo: basterà settare le preferenze della nostra soggettività.

Le applicazioni di questa tecnologia potrebbero essere molteplici; la lista esposta qui sotto non è, ovviamente, esaustiva:
– Gli architetti e i geometri, impegnati nella rivalutazione territoriale di un’area, potrebbero godere di una ripresa aerea della zona, eliminare i vecchi capannoni e immaginare nuove costruzioni in uno spazio che, nella ripresa, risulta essere vuoto.
– I chirurghi potrebbero togliere o ridurre l’opacità delle loro mani durante un’operazione, riuscendo a vedere soltanto gli strumenti e il paziente.
– I partecipanti a un concerto potrebbero rimuovere certi strumenti o il rumore di fondo della folla, rimanendo capaci di comunicare con gli amici accanto a loro.
– Gli spettatori al cinema potrebbero togliere la fastidiosa capigliatura della persona davanti a loro che impedisce la visione del film.
– Le telecamere della Polizia potrebbero eliminare le persone non sospette dalle riprese televisive, facilitando il riconoscimento tramite i sistemi di sorveglianza a circuito chiuso.
– I consumatori potrebbero farsi configurare degli occhiali con cui vedere solo le marche o i prodotti di loro interesse, cancellando il resto della concorrenza.

La morale è che prima la realtà era uguale per tutti, presto invece si differenzierà. Gli occhiali o lenti a contatto saranno in grado di frantumare lo spazio pubblico e di ricomporlo in tanti frammenti privati.
La Realtà Diminuita appare così come l’ultima manifestazione della naturale tendenza dell’uomo a voler trovare sempre nuove forme di individualismo e precisione, adattamento agli stimoli di natura molteplice che giungono ai nostri sensi; la Realtà Diminuita tende a soddisfare queste esigenze ovunque sia possibile.

Twitter: @massimochi