Anche l’azienda è un frattale

            Frattale

Il matematico Benoît Mandelbrot (il padre dei frattali, da poco scomparso) disse che: “La geometria frattale non è solo un capitolo della matematica, ma è un aiuto per ognuno a vedere lo stesso mondo in modo differente”. Anche l’azienda, in questa prospettiva, potrebbe essere vista in modo differente. Vediamo in che modo.

Le aziende old style sono incentivate a tenere alti i muri divisori con l’esterno, vogliono così proteggersi dal comunicare i successi dei propri laboratori e gli insuccessi delle azioni commerciali. Ogni insuccesso costa caro, soprattutto se si scopre alla fine, nella fase di vendita sul mercato. Pertanto l’indispensabile sperimentazione ne esce ridimensionata, o comunque limitata.

Oggi è possibile percepire un processo di disaggregazione: le aziende si affidano sempre più a partner e consulenti per molte attività che una volta erano effettuate solo con i propri dipendenti. Sono quindi formate da reti che le persone si creano intorno e a loro volta sono parte di una rete più grande di relazioni: con i clienti, azionisti, fornitori, etc.

Di conseguenza la creazione del valore aziendale non è più concentrato nei propri uffici ma può nascere -ed è un bene che nasca- con la collaborazione di terze parti sempre più attive. L’azienda che si mantiene al centro di dette relazioni ne è in qualche modo plasmata, ma deve sempre coordinare le esposizioni e connessioni dei singoli elementi (interni ed esterni).

L’apporto di queste relazioni è fondamentale: privarsi di persone con tali caratteristiche è un taglio alla creatività, e non ci sono macchine o altro che possa sostituirle.

Di fatto i confini delle imprese sono diventati più permeabili e non c’è più una netta separazione con i propri clienti che ora hanno la possibilità di interagire. A tutti i livelli c’è la consapevolezza che la conoscenza esterna è una risorsa. Con quest’apertura, essa aumenta l’attrazione che esercita su tutto quello le che gravita intorno per mezzo delle più efficienti relazioni sociali che sviluppano, conseguentemente, quelle economiche. Allora tanto più ricca è un’impresa quanto più collabora con l’ambiente esterno.

È una transizione che sta avvenendo senza traumi, con una certa linearità nel migliorare l’efficienza totale. Così il sistema imprenditoriale è più trasparente: si abbatte il muro tra l’esterno e l’interno, tra venditori e compratori. E c’è un rapporto differente, con mutuo vantaggio.

Se l’azienda opera a livello macro e le sue persone a livello micro, possiamo prendere in esame il concetto dei frattali, poiché il modello ripresenta in grande le relazioni che si realizzano tra i singoli individui. Se ogni singolo granello cresce, la montagna aumenta di volume.

  • Massimo |

    Simone, grazie per il tuo commento.
    Vorrei solo precisare che intendevo il “DIPENDENTE” (non il cliente) come una copia in scala della organizzazione “AZIENDA”.
    Ciao.

  • Simone Magnani |

    Interessante punto di vista. Solo che non riesco a vedere l’organizzazione “CLIENTE” come una copia in scala della organizzazione “AZIENDA”.

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