Non c’è niente di più Keynesiano di un Venture Capital

Industry_growth
Fonte: http://gigaom2.files.wordpress.com/2012/04/industry_growth.png

È un titolo shock e può sembrare un ossimoro, soprattutto per coloro che vedono l’uguaglianza "J.M. Keynes = spesa pubblica".

In realtà dobbiamo distinguere tra lo strumento e l’obiettivo di Keynes, che era creare occupazione, il più presto possibile. Si può discutere se lo strumento da lui promosso, la spesa pubblica, sia stato efficace negli anni ’30 e se lo sia ancora oggi. Lasciamo agli storici dell’economia la sentenza, ma su quel fine tutti dobbiamo concordare, specialmente in questi tempi di crisi occupazionale.

Ormai da più di un decennio il nostro Paese ha mancato di catturare e sfruttare fenomeni economici globali: basti pensare all’innovazione tecnologica, l’apertura di mercati internazionali e all’integrazione europea. Se non generiamo altre innovazioni assisteremo a cadute delle imprese senza rimpiazzi, pertanto abbiamo bisogno di attivare alternative ai modelli correnti per determinare una certa vischiosità tra i cicli economici.

Allora cosa c’è di più keynesiano di un Business Angel/Venture Capital che finanzia un’idea, rischia del capitale, per cercare di "moltiplicarlo" in futuro, ma al contempo imprimendo un’accelerazione alla startup per creare il suo mercato e favorire quindi l’occupazione?

Mettiamo quindi in sequenza le fasi: prima l’idea, poi il finanziamento, l’avvio dell’impresa, sviluppo, profitto e quindi occupazione. Se la nascente impresa ha un Venture Capital che crede nell’idea e nelle persone che la perseguono, essa può iniziare a offrire la soluzione a prezzi bassi, per formare una base clienti più ampia possibile. Non deve cercare subito di recuperare i costi di ricerca e sviluppo. Il ritorno dell’investimento dipenderà da come questo imprenditore sarà illuminato, da quali persone capaci si circonderà e dalle condizioni di mercato, per alcune delle quali, come riportato in verde nella figura, sono previste ampi spazi di crescita.

È la decisione odierna su dove puntare a determinare il nostro futuro, come tutto quello che avviene in economia dove le aspettative si avverano realizzandole. Purtroppo si valuta troppo poco un beneficio futuro se il raggiungimento dell’obiettivo implica un costo attuale. La famosa frase di Keynes: “nel lungo periodo saremo tutti morti” è stata fraintesa, poiché non era vero che non tenesse al futuro, e poi cos’è che garantisce il futuro più dell’occupazione oggi?

Con il Venture Capital per la prima volta si coniuga capitale e lavoro, profitto e occupazione. È un sogno che dura da secoli, oggi grazie a dPixelPrincipia e Working Capital, solo per citare alcune VC di successo, si realizza anche in Italia. Finalmente.

Twitter: @massimochi