La tecnologia digitale è una livella

FutureFonte: http://www.slideshare.net/daothucnhan/lecture1-v2introduction

Abbiamo studiato
che dovevamo difendere le minoranze perché è giusto e perché un giorno ne potremo
far parte. 

Poi abbiamo capito
che la maggioranza è la somma delle minoranze, con qualcosa in più nelle
democrazie. 

Avremmo mai pensato di dover difendere oggi la maggioranza (noi, il 99%) dalla tirannia
dell’elitismo al potere?

Questo è un sistema economico dove il capitale si complementa con il lavoro; tale rapporto sta cambiando a favore del capitale e questo post di Paul Krugman spiega come l'efficienza della tecnologia favorisce tale processo.
(Molti capitali > tanta tecnologia > pochi lavori.)
Vediamo una controprova.
Dove la tecnologia ancora non è presente in dosi massicce, per esempio nelle mansioni a più alta intensità di lavoro, come l’agricoltura e l'edilizia, i lavoratori sono pagati con il salario minimo. 
(Poca tecnologia > tanto lavoro e poco capitale che lo ricompensa.)

È la più
dura manifestazione degli effetti dei ritorni crescenti presenti
nell’economia digitale, che hanno consentito a una classe di persone
privilegiate (per via della formazione culturale, familiare, e di relazioni
ereditate) di cogliere –tutti- i benefici derivanti dall’evoluzione
esponenziale della tecnologia.

Così sono
diventate esponenziali le differenze tra le retribuzioni medie dei CEO e quelle
degli operai, anche perché la forza lavoro è diventata abbondante, sia per
l’ingresso del mondo asiatico nella competizione sia per la sostituzione con la
tecnologia. Il CEO, una volta insediatosi, è sospinto dall’influenza economica,
dal prestigio sociale e dal potere politico del suo status.
I risultati
aziendali, la metrica più importante, spesso restano in secondo piano. Dopodiché sono
state introdotte regole per sfruttare e mantenere tali rendite di posizioni nei consigli di amministrazione.

Per la legge dei
ritorni crescenti, un’azienda diventa grande in fretta grazie alla base clienti, poi deve trovare un modello di business remunerativo. Non è detto che
cresca linearmente per numero di dipendenti, anzi, più sfrutta l’automazione di meno
risorse umane avrà bisogno e più diminuirà i costi.

Si evince che non è corretto definirci
“in crisi”, ma è in atto un cambio strutturale dell’economia che comporta:

- robot e automazione che riducono l’occupazione
- stipendi decrescenti
- minori consumi e minori investimenti
- quindi meno quantità di lavoro e più rilievo per il capitale.


Non possiamo fermarci all’indignazione.
 
Dobbiamo reagire e
considerare che abbiamo oggi nelle nostre disponibilità, forse per la prima
volta in quantità così abbondanti, eccellenti opportunità, tra le quali:

- costi d’ingresso nel mercato mondiale quasi nulli
- costi di transazione risibili
- cicli di sviluppo ridotti, feedback immediati
- posizione geografica non più determinante
- capitali più disponibili al rischio.


Per riepilogare,
da un lato c’è il modello della minoranza (
the winner takes all) e
dall’altro nuovi strumenti e relazioni umane costruite sulle competenze e diffuse sui media sociali, senza dipendere dall'eredità familiare.
Tutto ciò è a disposizione della
maggioranza.

Siamo tra coloro
che escono forzatamente dal modello tradizionale e tra altri che cercano di adottare, con le tecnologie digitali, i trend (rappresentati in figura) per livellare le differenze e portarle verso l'alto.
A noi la scelta.

Twitter:
@massimochi

  • raffaele |

    Mi fa venire in mente una persona del passato
    che diceva studiate perchè abbiamo bisogno di
    tutta la vostra cultura.
    Oggi le difficolta di approccio a quanto dici
    sono la voluta gestione di mediocrita da parte degli organi di informazione di massa
    controllata dai soliti, e la difficoltà ancora oggi di imparare un uso accettabile del WEB,almeno per gli over 50 come me. Tuttavia per i giovani che vogliono la possibilità c’è

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