L’evoluzione del cacciatore-raccoglitore

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Nel passato si andava a caccia per la ricerca del cibo e si raccoglieva questa forma d’energia, che era scarsa per la sopravvivenza. Poi l’invenzione dell’agricoltura ha migliorato di molto il livello di sussistenza dei nostri antenati.

Oggi un altro passaggio importante si realizza raccogliendo informazioni e, poiché alcuni comunicano come se stessero ancora battendo i tamburi, trovare quelle di valore in questo frastuono di comunicati aziendali è sempre più difficile. Le persone sono sempre attente a non sprecare energie nella ricerca del valore, e il martellamento costante, distraendoci, diventa spam, che è la differenza tra la richiesta d’attenzione e l’utilità che ne deriva. 

Le regole economiche per i beni informativi non sono diverse da quella per i beni materiali: ci sono l’offerta e la domanda, con i classici problemi nel trovare l'incontro che soddisfi sia il compratore sia il venditore.
Ciò che è cambiato molto è la natura del bene: prima era quasi solo materiale con qualche briciolo d’informazione; oggi è un'informazione talvolta associata a degli atomi. Se il prodotto è avvolto dalle informazioni, il campo d’elezione è Internet, dove il software è la quintessenza dell’IT. 

Lo stato d’equilibrio è sempre dinamico, come un pendolo che non è mai fermo: talvolta nelle sue oscillazioni va verso il venditore, subito dopo le forze che lo spingono verso il compratore aumentano. Tutti cercano di portarlo dal loro versante, la più piccola differenza dal centro è il reale vantaggio o svantaggio per le rispettive parti. Come per i giocatori esperti, i dettagli sono la cosa più importante, poiché anche qui la più piccola disattenzione, che si sostanzia in uno spreco energetico, determina lo squilibrio.

Ognuno cerca di trattenere il vantaggio dalla propria parte, esercitando con le proprie forze il lock-in. Il lock-in in questo caso è l'informazione necessaria in forma di conoscenza, proprio come il software, per gestirne un’altra sottostante.
Il limite della pratica del lock-in è una legislazione antitrust che funzioni.

Qual è la conseguenza?
La progettazione (per il venditore) e la gestione (per il compratore) della meta-informazione digitale: per tali beni oggi l’asimmetria si misura con la differenza d’informazioni che le parti possiedono sull’informazione sottostante. Se i venditori tracciano di più, i consumatori hanno la necessità di parlarsi di più. E allora anche i nuovi cacciatori-raccoglitori d’informazione devono evolvere: perché i mercati sono sempre più conversazioni (Cluetrain Manifesto docet). 

Twitter: @massimochi